21 Aprile 2021
Come senza dubbio saprai, l’ultimo anno ha cambiato profondamente le abitudini d’acquisto. L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 ha modificato le nostre abitudini quotidiane e limitato le nostre possibilità di spostamento, e attività che un tempo erano comuni e date per scontate, come ad esempio fare la spesa al supermercato, hanno dovuto evolversi assieme alle nuove routine. In questo senso, vendere online prodotti alimentari si è rivelata una scelta vincente sia per i giganti della GDO che per i piccoli commercianti, che hanno trovato nel digitale una risposta efficace alle limitazioni fisiche causate da lockdown e zone rosse.
Anche prima della pandemia, però, erano sempre più numerose le imprese che avevano già puntato all’e-commerce per proporre i loro prodotti alimentari. Tale scelta è legata al fatto di poter raggiungere una platea molto più ampia rispetto a quella che è possibile coinvolgere con una tradizionale attività territoriale, e si rivela estremamente efficace soprattutto per chi propone prodotti particolari, che riscontrano una richiesta molto più vasta e trasversale.
Virtualmente, pressoché qualunque attività abbia a che fare con prodotti enogastronomici può valutare la possibilità di vendere online. Ciò che è importante è saperlo fare nel modo giusto, specialmente tenendo conto delle normative tipiche dell’industria alimentare (diversificate e stringenti) che potrebbero quasi certamente dover richiedere la consulenza di tecnici o periti specializzati.
In questa piccola guida, ti proponiamo quelle che secondo noi sono le strategie e le regole più efficaci per operare al meglio.
Quale normativa per la vendita online di prodotti alimentari?
Per quanto riguarda i riferimenti normativi relativi alla vendita digitale di prodotti enogastronomici, quelli di cui sarà essenziale tenere conto sono principalmente tre: il Regolamento europeo 1169/2011/UE, per le indicazioni sull’etichettatura; il D. Lgs. 114/1998 e la sua integrazione nel D. Lgs. 59/2010 per quanto riguarda i requisiti del gestore del canale e-commerce; e il D.Lgs 70/2003 per conoscere gli adempimenti previsti per il settore del commercio online. Ti consigliamo di leggerli con la massima cura: ti servirà a individuare punti di forza e debolezza della tua proposta e a correggere eventuali inadempienze che non avevi fino a questo momento considerato.Attenzione all’etichettatura degli alimenti e alle informazioni all’utente
Un’altra questione cruciale a cui dovrai prestare la massima cura riguarda l’etichettatura dei prodotti alimentari che venderai nel tuo negozio online. Ricorda infatti che il consumatore ha il diritto di ricevere tutte le informazioni sul prodotto, e che tu hai il dovere di fornirgliele in modo chiaro, preciso e trasparente. I dati in etichetta dovranno includere quanto segue:- Elenco degli ingredienti contenuti e utilizzati per la produzione dell’alimento
- Possibili allergeni
- Durata e scadenza del prodotto
- Consistenza del prodotto (liquido, in polvere, surgelato) e indicazioni per la sua conservazione (frigo, freezer, temperatura ambiente)
- Tipologia di oli o grassi vegetali usati per la produzione
- Provenienza dell’alimento
- Informazioni nutrizionali relative a 100 g/ml e valore energetico
- Eventuali informazioni in merito al consumo del prodotto
La spedizione: prodotti freschi o non deperibili?
Per quanto riguarda la spedizione dei tuoi prodotti alimentari, il nodo della questione riguarda la loro freschezza e possibile deperibilità durante la fase di trasporto e consegna. Specialmente se intendi vendere online alimenti freschi, dovrai conoscere in dettaglio i principi e le norme che regolano questo importante passaggio del commercio digitale. Tipicamente, alla categoria dei prodotti freschi (e dunque deperibili) corrispondono prodotti come i salumi, i latticini, i surgelati, le preparazioni gastronomiche da frigo, la frutta, la verdura e via discorrendo. I prodotti non deperibili includono invece pasta, riso, legumi, farine, ecc. Per questi ultimi, il servizio di un corriere tradizionale sarà sufficiente, ma sempre nel pieno rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie relative al Paese di consegna. Per la spedizione di alimenti freschi, dovrai invece necessariamente rivolgerti a un corriere che fornisca questo esplicito servizio, erogato di norma con particolari veicoli isotermici che assicurano un accurato controllo e mantenimento della temperatura durante tutto il tragitto. Dovrai in questo caso fare riferimento alla classe di trasporto più adatta per i tuoi prodotti:- A, per mezzi che mantengono una temperatura tra i 12° C e 0° C
- B, che prevede temperature tra +12°C e –10°C;
- C, per temperature comprese tra i +12°C e –20°C